La grande storia dei Caffè Centesi – parte II

Continuiamo la storia dei Caffè centesi iniziando dai due Caffè più antichi, di cui il secondo esiste ancora oggi, dopo oltre 200 anni di vita.

CAFFÈ GRANDE
Aperto nella seconda metà del ‘700 in locali che erano appartenuti al vecchio ospedale della SS. Annunziata, il Caffè Grande durò quasi due secoli. Posto nella Via Grande (l’attuale via Matteotti), nei locali che ora ospitano la Banca Unicredit, il Caffè Grande aveva tre porte di ingresso, bellissime sale arredate con molto decoro, tra cui una sala molto vasta riservata al biliardo, illuminata da lanterne, con una grande gradinata a forma di anfiteatro e ringhierata dall’alto. Il Caffè Grande ebbe come gestori prima la famiglia Negri, poi i Brasi, i Lagoni e i Puzzarini. Medardo Lagoni, dopo aver acquistato l’immobile, lo abbellì ancor più. Sul retro del Caffè Grande fu aperto anche uno spazioso giardino con un elegante chalet per le stagioni estive, in cui si davano rappresentazioni e concerti ed a cui si accedeva da un grande ingresso da corso Guercino (in corrispondenza dell’attuale “Bar Trieste”). Insomma “un ritrovo da città ben più importante della nostra” (Orsini). Purtroppo, dopo l’ultima guerra, il Caffè fu ristrutturato ed ammodernato, venendo a perdere tutto il suo charme. L’ultimo gestore fu Annibale Lenzi, che lo gestì fino alla fine degli anni ‘50.
ANTICO CAFFÈ ZERBINATI
In epoca napoleonica in corso Guercino (di fronte al rinomato Albergo di San Marco) aprì i battenti il Caffè Rossi Valli, che nella seconda metà dell’Ottocento fu acquisito da Giuseppe Zerbinati e condotto poi dal figlio Antonio, da cui prese il nome di Antico Caffè Zerbinati. Dall’inizio del secolo scorso l’esercizio fu gestito da Medardo Baraldi e poi dal figlio Olindo, che nel dopoguerra lo rinominò Bar dello Sport (“il ritrovo preferito dagli sportivi”), ma i centesi lo chiamavano Bar Olindo. Nel 1979 il bar passò in gestione ai coniugi Lorena Filippini e Giuseppe Voredini, da cui prese il nome di Beppe Bar (si veda la foto). Ora, dopo oltre duecento anni di attività ininterrotta, il caffè continua l’attività con il nome di Colazione da Tiffany.

CAFFÈ GAMBRINUS
Nell’ultimo quarto dell’Ottocento, a pochi metri dalla piazza, fu aperto il Caffè Gambrinus. Negli anni ’30 il Caffè (per fare posto alla farmacia delle sorelle Filippini) fu trasferito in piazza, sotto la gestione della famiglia Folchi, a cui nel 1938 subentrarono a lungo i Lolli (Antonio e la figlia Maria), una famiglia di gelatai che aveva gestito un chiosco in piazza del Guercino. Rilevata alla fine del secolo scorso da Giancarlo Lodi e dal figlio Piero, da qualche anno l’attività del Bar Gambrinus è stata trasferita in via del Curato. Nella prima sede del Caffè Gambrinus è attivo da qualche anno il bar pasticceria La Farmacia. (Continua)
Adriano Orlandini

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