Sunto Storico finale

Dalle descrizioni estrapolate dalle cronache locali emerge sempre la presenza della popolazione, la densità numerica degli abitanti; questi dati eccezionali (si tenga presente che agli inizi del ‘600 nel territorio centese si registrava la presenza di circa 12.000 abitanti) sono dovuti alla presenza dell’antico istituto della Partecipanza agraria. Nel corso del secolo appena trascorso sino agli aa. ’70 si sono registrate fasi di incremento demografico in una zona con un carico di popolazione numericamente rilevante, ad eccezione di una modesta flessione negativa negli aa. ’30 causata dai numerosi espatri verso l’America settentrionale. Dal punto di economico si assiste intorno agli aa. ’50 del ‘900 alla fine della coltura della canapa nelle campagne centesi, un modello economico radicato sin dal ‘700 che, a seguito delle mutate condizioni di mercato è venuto meno. Anche le istruzioni scolastiche in parte si modificano, oltre al Liceo Classico presso il Seminario Clementino di tradizione secolare, nel 1925 viene impiantata una scuola Tecnica Industriale, voluta e realizzata dai fratelli Taddia con lo scopo di preparare personale tecnico idoneo a soddisfare le esigenze che andavano sempre più manifestandosi con il rapido affermarsi e con l’incessante evolversi dei mezzi meccanici in ogni attività produttiva. Anche il più antico istituto di credito locale, la Cassa di Risparmio sorta nel 1859, che aveva fra i propri obiettivi il finanziamento dell’agricoltura, ha saputo a metà degli aa. ’50 del secolo appena trascorso, iniziare ad erogare cospicui finanziamenti per attività commerciali – industriali. Cento è stata più volte definita terra di confine ma nel senso più alto del termine , in effetti risulta tale, in quanto per quanto concerne la struttura architettonica con i frequenti portici, la cadenza dialettale, è strettamente legata al retaggio culturale scaturito dalla secolare appartenenza alla Diocesi bolognese; mentre il legame politico – amministrativo e l’annosa lotta ‘contro’ le acque la rendono accomunabile all’area ferrarese. Il centese è un individuo con un forte attaccamento al proprio territorio, ove opera per obiettivi comuni, quali la conservazione e l’esaltazione della propria identità ed autonomia.

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