L’Ottocento e il Risorgimento

Dopo molte turbolenze, il 19 luglio del 1815 il cardinale Consalvi restaura il governo pontificio riportando a Cento buona parte delle opere d’arte confiscate da Napoleone. La serenità non dura a lungo: sono anni di grande fermento, appaiono sulla scena politica importanti personaggi del nostro risorgimento, primo fra tutti il padre barnabita Ugo Bassi (di fede garibaldina), che nell’agosto 1849 venne alla Villa Spada (a Bologna) processato e fucilato dai tedeschi (austriaci). Con l’Unità d’Italia Cento è governata dal gruppo di moderati, fazione politica che rimane sulla scena locale per circa un trentennio poi rimpiazzata da personaggi della sinistra liberale. L’ ‘800 da anche i natali a Jolanda, scrittrice di fama nazionale, nipote di Gaetano Majocchi, compagno di studi di Giacomo Leopardi e collaboratore con il Manuzzi al celebre “Vocabolario”. Nel 1869 tumulti e agitazioni si registrano in diverse parti d’Italia; il malcontento generale è causato da nuove “tasse per il macinato”. A Cento villani con vanghe e scuri avevano atterrata la porta del Palazzo Municipale … gettarono dalle finestre tutto quanto entro vi era … a stare dalla Piazza vedevansi per aria mobili… una quantità di registri, di cartolari, di carte … e così fitte che sembrava una grande nevicata … e vi dettero fuoco. Nel nostro Archivio storico, a eterna memoria degli eventi del 1869, rimane qualche sporadico documento bruciacchiato e annerito dal fumo.

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