Iter di adozione ed elementi caratterizzanti
L’esigenza di procedere ad un aggiornamento dello Statuto del Comune di Cento, che nel Titolo I – Principi, descrive lo stemma comunale, ha portato alla luce una nuova problematica: la presenza di una pratica ancora non conclusa da oltre un settantennio.Il Comune di Cento, pur avendo nel corso dei secoli modificato il proprio stemma, di fatto, sino a pochi mesi orsono, secondo quanto comunicato in data 12 ottobre 2009 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio Onorificenze ed Araldica, che è l’ufficio preposto all’emanazione della concessione dello stemma e del gonfalone, non era ancora in possesso di un documento ufficiale che ne certificasse la concessione.Lo stemma cittadino sta per la città, anzi è la città e tale insegna è il simbolo del proprio status giuridico. Risulta comunque agli atti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio Onorificenze ed Araldica una pratica relativa allo stemma del Comune di Cento risalente al 1936 ma, per ragioni ignote, non fu mai emesso il formale provvedimento.La pratica a cui si fa riferimento è relativa ad una istanza inviata il 23 ottobre 1936 dall’allora Podestà di Cento, il conte Marco Luigi Chiarelli, al Capo del Governo Presidente della Consulta Araldica.Lo stesso Podestà, il 3 marzo 1937 delibera di adottare lo stemma comunale, facendone un’accurata descrizione; successivamente, la Consulta Araldica con sede a Roma invia una nota alla Commissione Araldica per le Province di Romagna (la cui sede era a Bologna) per un parere in merito alla richiesta di adozione dello stemma da parte del Comune di Cento. La commissione araldica poi in data 1 febbraio 1938 esprime parere favorevole.Citando la delibera comunale del 1937, considerato che, esaminando i documenti centesi, appare evidente una sconcertante diversità nella riproduzione degli stemmi della Città di Cento e che, per por fine a tale confusione, è quanto mai necessario proporre alla Consulta Araldica la conferma dello stemma centese in base alla sua storia.Nel 1598 papa Clemente VIII Aldobrandini concede licenza di modificare l’arma dello stemma cittadino, arricchendolo con l’arma gentilizia della famiglia Aldobrandini consistente in sei stelle, igitur arma seu insigna istius Universitatis insignibus gentilituiis domus nostrae Aldobrandinae; questa concessione viene confermata anche dal Breve del 20 dicembre 1758 emanato da papa Clemente XIII con cui, fra gli altri privilegi, concede a questo nostro Pubblico di poter inquartare nello Stemma del medesimo l’arma gentilizia di Casa Aldobrandina.